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09 dicembre 2024
1825-2025 Bicentenario delle Suore di San Giuseppe a Pinerolo - Seconda tappa
Le prime pagine della storia della congregazione delle Suore di San Giuseppe di Pinerolo ci vengono incontro nella persona del vescovo Pierre Joseph Rey (1770-1842).
Non possiamo iniziare a raccontare il nostro cammino religioso senza parlare di lui, di questo grande pastore della Chiesa che è degno di salire all'onore degli altari. Monsignor Rey ebbe una parte rilevante nel rinnovamento del clero in Francia. Fu uomo di fede, grande oratore, di una squisita sensibilità e di una tenerezza di cuore straordinaria; lo spettacolo delle bellezze della natura lo emozionava e lo inteneriva. La sua esistenza è stata consacrata tutta intera per la gloria di Dio e la salvezza delle anime.
Il suo amore alla verità e la sua fedeltà alla Cattedra di Pietro lo rese intrepido: durante la Rivoluzione Francese non accettò la Costituzione Civile del Clero, per questo fu perseguitato, subí tre settimane di dura prigione a Chambéry e ricevette la diffida dal predicare.
Pierre Joseph Rey, dopo aver svolto numerosi e prestigiosi incarichi nella sua Diocesi, venne nominato vescovo di Pinerolo nel 1824. Egli sapeva "vedere" nello Spirito i bisogni della Chiesa, le necessità dei fedeli, in particolare dei poveri, dei bambini e dei malati. Amò e apprezzò molto la sua Diocesi di Pinerolo: ne visitava le parrocchie, dialogava con i fratelli valdesi, sosteneva il clero, formava i cristiani con la predicazione e gli scritti.
Di ogni paese o borgata, nel suo diario o nelle lettere a monsignor Alexis Billet o all'amico Hyacinthe Perrin, ha qualche apprezzamento simpatico, come per Bricherasio che rappresentava per lui «l'Atene della mia Diocesi».
Favorì la fondazione della congregazione degli Oblati di Maria Vergine per la formazione del clero e chiamò a Pinerolo le Suore di San Giuseppe di Chambéry, conosciute e stimate quando era vicario generale della Diocesi francese. Le accolse in vescovado e acquistò per esse l'ex convento di San Francesco. Con lui, e il riconoscimento reale, la piccola comunità di Pinerolo si stacca da Chambéry e diventa una congregazione diocesana alle dirette dipendenze del vescovo. L'ex convento di San Francesco si trasforma nell'attuale Casa Madre.
L'amore e l'interessamento di monsignor Rey nei confronti della nostra congregazione furono profondi e duraturi a tal punto che, quando egli fu nominato vescovo di Annecy (1832), chiamò sei Suore di San Giuseppe di Pinerolo e favorì la nascita della congregazione delle Suore di San Giuseppe di Annecy. Anche la Diocesi di Pinerolo rimase sempre nel suo cuore: quando ricevette la notizia del trasferimento ad Annecy, partì quasi di nascosto all'alba, fece fermare la carrozza davanti alla chiesa parrocchiale di Riva di Pinerolo, scese, baciò la terra pinerolese e pianse.
Suor Claudia Frencia e Suor Mariarita Bollati